
Nov 22, 2016
Apaform – associazione professionale Asfor dei formatori di management, ospitato da Stoà Istituto di Sudi per la direzione e gestione di impresa, ad Ercolano realizzato in collaborazione con l’Ordine dei consulenti del Lavoro, consiglio provinciale di Napoli.
Garantire una formazione manageriale di alto livello per concorrere allo sviluppo economico e sociale sostenibile della Campania e in generale delle regioni meridionali: se ne è discusso in un convegno di
Apaform – associazione professionale Asfor dei formatori di management, ospitato da Stoà Istituto di Sudi per la direzione e gestione di impresa, ad Ercolano realizzato in collaborazione con l’Ordine dei consulenti del Lavoro, consiglio provinciale di Napoli.
In un mondo aperto alle innovazioni e ai cambiamenti – è stato evidenziato – è l’aggiornamento professionale, una competenza manageriale specifica e non generica, che in Campania, ad esempio, può dare impulso in particolar modo ai quattro settori chiave quali automotive, moda, aerospazio, agricoltura. E l’ offerta sul territorio di una formazione di alto livello potrà attrarre talenti evitando così la fuga verso luoghi che offrono
maggiori opportunità di crescita. Il valore del capitale umano è sempre più strategico nelle sfide del futuro, per cui ciò che in un mondo sempre più ipercompetitivo serve per lo sviluppo dell’Italia e del Mezzogiorno è puntare sulla formazione.
“La formazione di alto livello in Campania – ha sottolineato Enrico Cardillo, direttore generale Stoà – è molto importante perché le nuove strade della competitività delle città e dei sistemi territoriali, passano laddove c’è un sistema che mette insieme alta formazione, imprese, università come dimostra quanto accaduto alla Federico II con l’arrivo di Apple. La formazione manageriale è una risorsa importantissima per la competitività e la valorizzazione dei talenti e l’implementazione è l’arricchimento delle competenze nel mondo dell’impresa. La qualità della formazione manageriale può nascere solo laddove è presente una forte collaborazione tra Imprese, Università e Business School. Queste ultime devono essere il luogo di incontro tra rielaborazione dei saperi e gestione delle imprese nello scenario competitivo. Stoà è dentro questa scia con un’esperienza caratterizzata da: 26 anni nell’alta formazione, oltre 2400 diplomati Master e 9000 manager e imprenditori che hanno rafforzato le loro competenze manageriali”.
All’incontro è intervenuto il presidente di Apaform, Elio Borgonovi. ”La mission di Apaform – ha sottolineato – è promuovere la figura del formatore manageriale italiano, in linea con i criteri indicati nell’European qualification frame work, sia che operi come professionista indipendente sia che operi all’interno di scuole di management, centri di alta formazione e in ambito corporate”.
Rappresentanti del mondo dell’università, delle imprese e della politica si sono confrontati su ricerca e innovazione e sviluppo dei territori. Sul punto Maurizio Barracco, presidente Banco di Napoli ha osservato: ”Ricerca e innovazione sono i due elementi che rendono concorrenziali le imprese. Nell’innovazione la parte
preponderante è proprio la formazione. Siamo molto vicini ad Apaform e chiediamo sempre più competenze specifiche nei settori che sono competitivi e che in Campania non sono molti. Ma lì bisogna creare competenze specifiche e mirate non generiche”.
“Le esigenze di aggiornamento professionale e di nuove necessità dell’impresa piuttosto che dell’economia – ha eveidenziato Paolo Scudieri, a.d. Adler Group – sono altissime. Avere un istituto che con grande velocità e grande competenza si adatta alle esigenze dei mercati internazionali, e quindi ad esigenze di formazione e di cultura internazionale, evidentemente è un grande vantaggio necessario”.
Al tavolo Sonia Palmeri assessore al Lavoro della Regione Campania per la quale il percorso è rivolto innanzitutto ”a coloro che riusciranno a credere in se stessi e ad aver un motivo per dare un vero valore aggiunto alla nostra regione. Abbiamo bisogno di queste persone che si mettono in campo e
puntano su se stesse. E’ un qualcosa che diventa il vero orgoglio della nostra terra”.
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